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Marco Perosino è sindaco di Priocca, un paese in provincia di Cuneo con duemila 2000 abitanti. Dal 1990 ha collezionato cinque mandati da Sindaco e due da Vicesindaco. Contemporaneamente è stato consigliere provinciale dal 2009 al 2018 e Senatore della Repubblica nella XVIII Legislatura dal 2018 al 2022 con Forza Italia.
Un curriculum di tutto rispetto interrotto con le elezioni del 2022, un vero trabocchetto, in cui è stato candidato nel proporzionale alla Camera – collegio Cuneo-Asti-Alessandria – al terzo posto, con la convinzione derivante dai sondaggi che i primi due fossero eletti nel collegio uninominale già loro attribuito. Purtroppo, il numero due ha occupato il seggio ottenuto con la percentuale del 9,3%, miglior risultato di Forza Italia in Centro Nord.
Dopo una campagna elettorale condotta con dispendio pazzesco di energie, visti i risultati, il Ministro della Pubblica Amministrazione Zangrillo lo ha nominato suo consigliere per gli enti locali.
D. Di cosa si occupa al Ministero?
Per esperienza e per inclinazione, su indicazione del Ministro, seguo le problematiche dei Comuni. Viviamo un periodo di profonda trasformazione nella visione e nelle funzioni dei Comuni che, soprattutto i più piccoli, soffrono la carenza di personale con professionalità adeguata.
D. Da sindaco e nella sua esperienza parlamentare si è molto impegnato per risolvere il problema della carenza di segretari comunali. Qual è la situazione e quali gli interventi necessari?
È ormai notorio, e trattato su tutti i media, che i Segretari Comunali scarseggiano. Tale figura è centrale nello snodo tra Amministrazione e dipendenti. È il consulente giuridico-amministrativo dell’Amministrazione ed è il responsabile del personale. Con opportuni provvedimenti si può e si deve ovviare. I corsi-concorsi per la categoria, rallentati o addirittura non attivati negli ultimi anni, devono svolgersi con celerità. Le figure ammesse devono accettare la richiesta e le nomine anche dai Comuni di minori dimensioni o dislocati in montagna. Altre misure tampone possono essere escogitate per sostituire coloro che hanno diritto e dovere alla quiescenza.
D. Il Ministero della Pubblica Amministrazione si occupa anche di personale in generale?
Si, il Ministero sovrintende a tutto il pubblico impiego. Vi è oggi carenza assoluta, per motivi in parte razionali ed in parte non ancora ben individuabili, di tutte le professionalità necessarie.
D. Gli interventi previsti e finanziati dal PNRR sono un altro tema critico per le amministrazioni locali, qual è la sua opinione?
Mi occupo anche di PNRR perché ricevo sollecitazioni dai Comuni. Ora è tutto in rielaborazione, ma ai Sindaci sono ben note le problematiche: complessità delle rendicontazioni, ritardi nella erogazione degli Stati di avanzamento, carenza di personale specializzato secondo le normative europee. Credo che il Governo abbia capito che, in parallelo alla riformulazione dei progetti tra missioni e alla individuazione dei progetti che siano conformi alle “ratio” del progetto New Generation, occorre un rapido sforzo di formazione di tutti coloro che operano in quel settore. La formazione è fondamentale, meglio ritardare un progetto di quindici giorni per poi andare più spediti e, soprattutto, più allineati con i processi europei.
D. Possiamo dire che lei è un punto di riferimento per i Comuni all’interno del Ministero?
Si. Mi occupo anche di altri argomenti vitali per i Comuni. Tutti i finanziamenti hanno procedure diverse, a volte sono silenti per mesi, a volte richiedono revisioni prezzi per importi molto rilevanti che mettono a rischio le casse dei Comuni.
D. Per questo suo incarico viene a Roma abitualmente?
Si, quasi come durante la legislatura da Senatore. Ho un ufficio al Ministero ove opero e ricevo, mi reco ai Ministeri di riferimento, incontro colleghi, rappresentanti di associazioni ed enti.
D. Lei ha un importante percorso politico, lo ritiene concluso?
Assolutamente concluso no! Spero che il partito mi offra le opportunità di ricoprire ruoli più attinenti alla amministrazione pubblica, cioè la gestione, e meno alla politica. Nella mia provincia – Cuneo – conosco tanta gente che incontro continuamente nelle occasioni di cerimonie ed eventi. È il mio capitale, la conoscenza e la fiducia delle persone, che intendo mettere a disposizione delle istituzioni, con umiltà ma con fermezza, determinazione e decisionismo.